Il 20 Settembre, con il professore Bordonaro e insieme ad alcune terze classi della nostra scuola, abbiamo sperimentato il webinar: un sistema in cui possiamo parlare con persone che si trovano in qualche altro posto e nel nostro caso abbiamo condiviso quest'esperienza con la polizia postale che stava nel suo ufficio a Genova e ci ha esposto un power point che parlava di cyberbullismo, proprio l'argomento su cui ho lavorato durante le mie vacanze estive. Il webinar ci ha trasmesso delle informazioni utili che servono a tutti i ragazzi ovvero che il web è pieno di pericoli, tutti possono creare profili falsi
contattando minorenni fingendo di essere gentili e amichevoli. Ci possono contattare in diversi modi per esempio tramite: FaceBook, Tinder, Twitter, WhatsApp, alcune volte tramite giochi come Clash Royale, Clash of Clans, Minecraft, Terraria o League Of Legends e infine l'alternativa a Skype o TeamSpeak Discord. Per evitare seri problemi sarebbe meglio non rispondere a messaggi di persone sconosciute o a inviti in gruppi anonimi e comunque guardate sempre il loro profilo! Infatti i “fake” o falsi non hanno contenuti nel profilo e quindi sarà più facile evitare di essere ingannati da queste persone. Un altro modo è chiedere aiuto a qualcuno più grande che potrebbe aiutarci oppure evitare di mandare immagini personali a nessuno soprattutto a persone sconosciute anzi non scattarle proprio. In più ci ha anche parlato dei problemi che possono accadere se pubblichiamo qualche foto o video di un compagno o compagna su internet, per esempio quando si scatta una foto prima di pubblicarla chiedere sempre al compagno o alla compagna se vuole oppure no (basta che non provochi problemi a nessuno!). Abbiamo discusso dei reati commessi dai minorenni. Molti ragazzi pensano che possono fare quello che vogliono perché non possono essere puniti, ma la polizia postale ci ha detto che esiste una legge che fa in modo che tutti i ragazzi che fanno un reato avranno una punizione quando diventeranno maggiorenni ovvero quando compiranno 18 anni. Infine abbiamo posto delle domande su quello che ci ha presentato, alcune persone non hanno fatto in tempo a formulare le domande a causa della mancanza di tempo perciò hanno creato una pagina su Google drive in cui tutti abbiamo avuto la possibilità di scrivere le domande. Insomma mi è piaciuto trattare questo argomento perché oltre a scoprire problemi che accadono nel mondo ho potuto prevenire inganni o errori che potevo subire o fare in futuro.